Il castello Piccolomini è sito nel centro storico di Celano (provincia dell'Aquila) dominante la piana del Fucino, nel territorio della Marsica.
A seguito del restauro, il castello assume l'aspetto della fortezza medievale con funzione difensiva dell'abitato di Celano, come testimonia il rivelino del lato sud-est, che nei secoli successivi è stata modificata a residenza signorile rinascimentale. La cinta muraria è interrotta da undici torri a scudo e cinque rotonde. All'interno tramite un ponte levatoio che consente di superare un fossato, si accede al Castello attraverso due ingressi, uno dei quali protetto da una caditoia.
Il sito del castello è da far risalire probabilmente al luogo, sul colle di S. Flaviano, in cui Federico II di Svevia, in lotta con Tommaso Conte di Celano e Molise, fece costruire delle fortificazioni durante l'assedio del 1223.
Tali fortificazioni erano quasi certamente soltanto opere in legno e terra battuta, tuttavia segnarono l'inizio di quello che sarebbe stato una solida fortificazione dominante il lago del Fucino nei secoli successivi.
Il castello vero e proprio fu iniziato a costruire nel 1392 su commissione di Pietro Berardi, conte di Celano, ma già negli anni tra il 1356 e il 1380 il nonno e successivamente suo padre avevano provveduto a fortificare il Colle di San Flaviano erigendo un sistema di mura con torrette rettangolari "a scudo" e costruendo la torre-mastio sommitale a pianta quadrata. Pietro di Celano, dunque costruì il solo piano primo con le torri quadrangolari agli angoli, fino al marcapiano, integrando la torre-mastio sull'angolo nord-est.
Egli, altresì edificò il cortile interno alle mura dotandolo del loggiato con arcature a sesto acuto ancora visibile.